Come fare la birra in casa

Il mio primo kit elaborato

Il mio primo kit elaborato

La pioggia è uno degli amici naturali del perfetto homebrewer: la storia insegna che chi sta a casa a non poter fare nulla o impara a suonare o beve, in compagnia o da solo! E l’inghilterra insegna: grandissimi musicisti, grandissimi bevitori e grandissimi homebrewers!

Stare a casa con la pioggia e con i materiali utili a produrre la propria birra fatta in casa aiuta a cementare le amicizie ed a rendere felici quelli che possiamo chiamare la nostra famiglia.

Come è iniziato tutto

Tutto ha avuto inizio una domenica di un maggio così maledettamente piovoso e freddo da mettere in ridicolo novembre. Alla fine del classico pranzo degli avanzi alcolico che è abitudine tra noi amici la domenica, colui che considero mio fratello mi confessa: la tua IPA mi fa cagare! 

LA MIA IPA?????? Il sangue del mio sangue? La mia figlia prediletta? La mia prima birra fatta in casa con metodo e+g e che produco con frequenza quindicinale? Questa è una coltellata al cuore, o meglio, al fegato!

Si… Una mera questione di gusto: troppo amara! Effettivamente le IPA, come tutte le birre che richiedono un importante dry hopping hanno questa caratteristica, questo pregio.

Il malnato che odia la mia IPA, però, soffre di un’entrante cefalea che si manifesta anche al primo sorso di birra industriale… Non sono un medico, non chiedetemi perché ma solo alcune birre commerciali ed alcune artigianali, tra cui alcune delle birre che produco in casa, non scatenano in lui tale reazione! Colpito dalla possibilità di bere 126 birre in un colpo solo senza patire le conseguenze della cefalea, il balordo confessa: “A me mi piace questa! Me la fai?”. Traduzione per i non presenti alla scena: a lui piace la mia English Bitter prodotta con kit di malto luppolato Cooper’s!

Te la faccio!?  Certo che te la faccio!!! Si, però…. Dai, da kit schietto? Così come la farebbe un qualsiasi homebrewers dilettante! Come la farebbe qualcuno chiunque stia facendo la sua prima birra fatta in casa? Nel caso specifico della English Bitter si trattava della mia terza birra fatta in casa con un Kit di malto luppolato! Giammai: io sono un dilettante professionista! “Te la faccio, col kit sia chiaro, ma lo elaboro!”

Se andiamo a guardare in giro troveremo che si: é possibile migliorare il risultato della birra prodotta con kit di malto luppolato. Ne troviamo mille versioni e mille modi. Quello più semplice ed efficace è quello di andare a colpire al cuore tutti i bevitori incalliti di birra: la pastosità della birra stessa! Chi parlerà di amarezza, chi di aromi, chi di brillantezza delle bollicine e così via! Ma le birre belle pastose e con un bel grado alcoolico sono trasversali, come Heater Parisi: piacciono a grandi e piccini!

Allora come migliorare il malto luppolato della english bitter? Bene! Oltre al malto luppolato della marca che più ci piace (io ho preso una English Bitter della Cooper) acquistiamo un malto light, possibilmente per birre ambrate, amber. Il segreto sta tutto in fase di cottura! Mettiamo le nostre splendide latte (malto luppolato e malto light amber) a bagnomaria a fuoco lento in modo che siano più facili da mescolare e da lavorare. 

fermentatore in plastica

 

La mia ricetta

In una pentola a parte mettiamo a scaldare 3 litri d’acqua con 500 gr di zucchero bianco. Apriamo le nostre latte e versiamo il malto luppolato e quello light nella pentola con acqua e zucchero e mescoliamo il tutto in modo che non si formino grumi e stando attenti a non far bruciare e caramellare zucchero e malto.  

Nel nostro fido fermentatore versiamo dieci litri di acqua fredda e appena il contenuto della pentola è ben amalgamato versiamo tutto nel fermentatore, mescoliamo senza troppa energia ed aggiungiamo l’acqua che manca per arrivare a 23 litri. A questo punto è necessario che ognuno di noi proceda a vista  in quanto ognuno avrà scaldato  il mosto a temperature differenti ed avrà aggiunto acqua di temperatura differente. Per una buona riuscita è quindi necessario fare attenzione ad aggiungere acqua più calda o fredda per far sì che i nostri 23 litri  abbiamo una temperatura intorno ai 20 - 22 gradi. Inoculiamo il lievito ed aspettiamo i frutti di quello che he abbiamo creato!

Dopo 9 giorni di fermentazione ed attesa sono pronto ad imbottigliare! 5 gr di zucchero a litro per priming (seconda fermentazione in bottiglia) ed aspettiamo!

Confrontiamo i risultati della prima english bitter fatta solo con il kit di malto luppolato e quella fatta aggiungendo l’estratto di malto light.

 

Il Kit prevedeva:
OG: 1040
FG: 1004
Alc.%: 4.8 + 0.5  priming: 5.3

 

Il Kit elborato ha dato:
OG: 1052
FG: 1005
Alc.%: 6.6 + 0.5 priming: 7.10 alc%

 

La reazione del mio amico:
Kit: dobbiamo vederci, dobbiamo essere uniti.. Io e le tue birre!
Kit + estratto liquido: questa storia che ho un birrificio che produce in esclusiva per me ha creato un bel giro di ragazze che passano da me per assaggiare la birra…. Ci vediamo quando è pronta la nuova cotta!